Attento alle offerte lampo e alle promesse “facili” dei provider web: ciò che sembra economico può costarti molto caro!
Hai pensato di creare da solo il tuo sito o blog? Prima di scegliere, ecco tutto quello che dovresti sapere – con una lista chiara per orientarti tra piattaforme fai-da-te, hosting europei (inclusi italiani) e hosting internazionali.
🔹 Piattaforme Fai-da-Te (builder drag-and-drop)
Ideali se vuoi fare tutto in autonomia e partire subito, ma leggi bene le condizioni:
- Squarespace: da 16 $/mese
- Weebly: da 10 $/mese
- Jimdo: da 9 €/mese (piano base; piano gratuito con limiti)
- Shopify: da 36 €/mese (l’unica che considererei affidabile per e-commerce)
- Webflow: da 14 $/mese
- WordPress.com: da 4 €/mese (hosting incluso)
- Hostinger Website Builder: da 3,99 €/mese
- GoDaddy Website Builder: da 9,99 €/mese
- Framer: da 5 $/mese
- Elementor Cloud: da 59 €/anno (~5 €/mese)
⚠️ Attenzione:
Queste piattaforme propongono spesso prezzi bassissimi solo per il primo anno, oppure solo se paghi 2–3 anni in anticipo. Al rinnovo il costo può raddoppiare. E per ogni funzione extra, paghi a parte. Il supporto? Spesso solo bot e assistenza standard, quasi mai un vero interlocutore in italiano. Se vuoi cambiare piattaforma, spesso sei “bloccato” e non puoi esportare facilmente il sito.
🔹 Hosting Italiani ed Europei (IT/EU)
Sono la scelta più sicura per trasparenza, assistenza e protezione dei tuoi dati secondo le normative locali (con OVH considerato “amico dell’Italia”):
- Aruba: da 0,83 €/mese promo (poi 2,91 €/mese)
- Keliweb: da 1,40 €/mese promo (poi 2,74 €/mese)
- Register.it: da 26 €/anno
- Serverplan: da 2,17 €/mese
- VHosting: da 2,17 €/mese
- Tophost: da 0,49 €/mese
- Netsons: da 2,42 €/mese
- SupportHost: da 1,99 €/mese
- Webhosting.it: da 1–3,4 €/mese
- OVH: da circa 2 €/mese
✅ Qui i rinnovi sono più chiari, la fatturazione è italiana o europea (niente sorprese alle scadenze), il supporto è in italiano e spesso hai maggiore libertà di personalizzazione e migrazione.
✅ Dal punto di vista SEO, avere hosting in Italia o almeno in Europa migliora la visibilità nelle ricerche Google fatte dagli utenti italiani, e offre maggior velocità ai visitatori del bel paese.
🔹 I grandi provider per esigenze “enterprise”
Quando si hanno richieste di prestazioni o risorse al massimo livello – per siti web ad alta intensità di traffico, applicazioni mission-critical, progetti dove servono sicurezza, velocità e integrabilità globale – soluzioni cloud come Google Cloud Platform (data center Eemshaven, Olanda) e Amazon Web Services (datacenter Dublino, Irlanda) sono la scelta di riferimento. Questi provider garantiscono standard elevati e la piena conformità alle normative europee.
🔹 Hosting Internazionali NON europei
Sono adatti solo a chi ha esigenze globali e parla inglese, consapevole di pro e contro:
- Hostinger: da 2,99 €/mese promo (rinnovo 9,99 €/mese, prezzo bloccato solo pagando 2–4 anni subito)
- SiteGround: da 2,99 €/mese promo (rinnovo 15,99 €/mese)
- GoDaddy: da 3,99 €/mese promo (rinnovo variabile)
- Bluehost: da 2,49 €/mese
- DreamHost: da 2,50 $/mese
- Namecheap: da 1,88 $/mese
- IONOS: gratis primo anno poi 9 €/mese
- InterServer: da 2,50 $/mese
⚠️ Cosa devi sapere:
I prezzi promo valgono solo se paghi subito 2–3 anni: vuoi cambiare? Rischi di perdere soldi e tempo!
Il servizio clienti è spesso solo un bot, con risposte lente o solo in inglese.
Questi hosting, se con data center fuori dall’Europa, possono penalizzare la SEO italiana e la velocità del tuo sito per i tuoi visitatori.
Conclusione:
Non farti ingannare dalle offerte irrinunciabili “entry-level”. Informati bene, valuta i costi reali nel tempo, verifica la qualità del supporto e scegli la soluzione che davvero ti accompagna e ti tutela nel lungo periodo.
👉 Se vuoi evitare errori, brutte sorprese e investire al meglio nel tuo spazio online, chiedi un parere a chi conosce realmente il settore. Scrivimi per una consulenza 100% trasparente e su misura per te!
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