Il vero impatto di un cyber attacco?
Da Digital Manager e consulente te lo racconto: la mente delle persone, prima ancora dei dati
Quando parliamo di sicurezza digitale, la prima cosa che ci viene in mente è la tecnologia: firewall, antivirus, sistemi di monitoraggio avanzati. Eppure, dopo anni nel mondo digital e della cybersecurity, mi sono reso conto che il più grande impatto di un cyber attacco non è solo quello sui sistemi aziendali, ma sulle persone che fanno funzionare ogni giorno la nostra impresa.
Nel webinar organizzato da CYBEROO, che vi consiglio di vedere, esperti del settore e uno psicologo aziendale hanno messo a nudo una verità spesso trascurata: le conseguenze di un attacco informatico sono profondamente psicologiche, oltre che operative ed economiche. In qualità di Digital Manager, e forte della mia esperienza anche nella sicurezza cyber, voglio portarti dentro questa dimensione nascosta per aiutarti a comprenderla… sia che tu sia manager, imprenditore, o semplicemente navigatore digitale.
Cosa succede a chi subisce un attacco
Un cyber incidente si manifesta con una serie di emozioni forti e difficili da gestire:
- All’inizio c’è negazione: “Non può essere capitato proprio a noi!”
- Poi segue la rabbia, spesso rivolta verso l’IT o colleghi, in cerca di un capro espiatorio
- Si prova a trovare soluzioni veloci (contrattazione), ma la realtà è complessa
- Arriva la depressione collettiva: sconforto, senso di colpa, apatia
- Infine si accetta la situazione e si cerca di uscirne, ma il rischio di tornare alle vecchie abitudini senza imparare davvero la lezione è altissimo
Questo percorso, simile a quello di molti traumi, non riguarda solo i tecnici: coinvolge manager, dipendenti, clienti e fornitori. La reputazione aziendale si incrina, le relazioni si complicano, la produttività si ferma. E la sensazione di impotenza cresce se i backup non sono sufficienti o – peggio – sono stati compromessi.

Cybersecurity: una sfida di cultura e resilienza
La vera forza delle aziende, oggi, non deriva solo dagli investimenti in tecnologia, ma dalla cultura della sicurezza. In Italia – come in tanti altri paesi – siamo agli inizi, ma è un cammino da affrontare tutti insieme: istituzioni, imprese, cittadini. Come Digital Manager, mi faccio carico di questa responsabilità, diffondendo conoscenza pratiche e attenzione verso ciò che realmente conta: le persone e il loro benessere digitale.
Prepararsi a un cyber attacco significa:
- Monitorare h24 la propria infrastruttura
- Investire in cyberthreat intelligence, guardando anche “fuori dal perimetro aziendale”
- Mettere in atto subito piani di remediation alle minacce: non basta sapere che c’è un problema, bisogna agire!
- Avere sempre un Incident Response Plan, esattamente come il piano antincendio
- Puntare su un miglioramento continuo, perché hacker e criminalità evolvono costantemente
- Formare ogni persona all’igiene digitale, dalla segreteria al CEO: la sicurezza informatica nasce dai comportamenti individuali
E – punto cruciale – proteggere i backup in modo che siano “immutabili”, distribuiti e conservati anche fuori sede, su reti separate.
Perché questo tema riguarda tutti
Cybersecurity non è un tema solo per aziende tecnologiche.
- Un attacco può colpire chiunque, dalle piccole aziende ai grandi gruppi, persino chi si occupa solo di servizi.
- La perdita di dati, oltre ai danni economici, può produrre stress, paura, senso di colpa, vergogna, tensioni e ripercussioni personali.
- Il cyber crime è “democratico”: non fa distinzioni di settore o dimensioni.
Ecco perché, come Digital Manager che si occupa anche di sicurezza informatica, sento la responsabilità di aiutare imprese, liberi professionisti, chiunque navighi in rete, a diventare più consapevoli. Non solo per proteggersi oggi, ma per sviluppare una resilienza che duri nel tempo. Sono qui per affiancarti in questo percorso e trasformare ogni crisi in un’opportunità di crescita.
La sicurezza digitale è un percorso
Proprio come la sicurezza fisica delle nostre case è cresciuta negli ultimi decenni, anche quella digitale deve diventare parte naturale della nostra quotidianità. Non lasciamo che la “routine” ci spinga ad abbassare la guardia. Ogni persona, ogni azienda, ogni manager ha un ruolo da protagonista nella cyber-resilienza.
Se vuoi sapere come preparare l’azienda – tecnicamente e umanamente – a questo nuovo scenario, contattami. Insieme possiamo impostare le strategie giuste e costruire una cultura della sicurezza digitale che fa davvero la differenza. Meglio “safe than sorry”.
Guarda il video del webinar CYBEROO – “Il lato psicologico di un attacco: le verità nascoste di un cyber incidente” e condividi questo post per aiutare altri a essere più consapevoli e protetti
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